La famiglia Zumbo
Dalla passione per la vite nascono i vini Zumbo
Nel 1972 Salvatore Zumbo dette inizio ad un innovativo progetto vitivinicolo, impiantando tra i primi vigneti specializzati dell’Etna, in contrada Santo Spirito a c.ca 750 m s.l.m. Con i primi cinque ettari impiantati a controspalliera ed allevati a cordone speronato, egli diviene l’antesignano delle moderna viticoltura Etnea che sino ad allora era dominata dall’alberello.
Salvatore si pose l’obiettivo di rievocare la fama ed il prestigio della produzione viticola della DOC Etna, da molti anni in forte declino. In contrada Santo Spirito, mette a dimora 14.000 viti selvatiche che fa innestare con gemme provenienti da vigneti centenari, coltivati sulle pendici del vulcano. La lungimiranza nell’impiantare vigneto di qualità, quando molti li abbandonavano, fa si che la famiglia Zumbo faccia parte, a pieno titolo, degli storici produttori dell’Etna.
Le sorelle Erica e Ramona, orgogliose del lavoro pioneristico del nonno Salvatore, con grande passione giungono negli anni ad un approccio conservativo, sia in cantina che in vigneto, divenendo per loro un vero e proprio stile di vita.
Le Contrade
Contrada Trimarchisa e Contrada Santo Spirito
CONTRADA TRIMARCHISA – Nelle immediate vicinanze del fiume Alcantara a 450 mt sul livello del mare, sorge nella rinomata frazione di Verzella la “CONTRADA TRIMARCHISA”, un terreno lavico con presenza di porzioni argillose e calcaree.
Questo incontro tra suoli diversi insieme alla presenza del fiume, permettono la produzione di vini caratterizzati da un estrema finezza e struttura.
CONTRADA SANTO SPIRITO – Caratterizzata da un ottima esposizione solare che agevola e migliora la maturazione delle uve. La buona ventilazione lungo i pendii diminuisce le probabilità di malattie funginee, grazie ai minori ristagni idrici e ridotti tempi di bagnatura fogliare.
Suolo sabbioso con presenza di scheletro, ricco di minerali e sostanze organiche. Durante il periodo estivo e in prossimità della vendemmia, le escursioni termiche tra giorno e notte acquisiscono rilevante importanza per l’aumento dei polifenoli contenuti all’interno delle uve.